don Davide Albertario

don Davide Albertario

Don Davide Albertario nasce alle “Case Nuove” di Filighera il 16 febbraio 1846, quinto di quattordici fratelli viene istruito nei primi anni dallo zio paterno e dal coadiutore della parrocchia.
Nel 1856 entra come convittore nel Collegio Vescovile di pavia ma l’arrivo delle truppe austriache e franco-piemontesi nel 1860 rallenta i suoi studi; il periodo di fermento politico influiscono sul giovane Albertario il quale viene inviato nei seminari milanesi per proseguire il suo cammino verso il sacerdozio.
Trasferitosi in seguito al seminario di Monza viene spinto da fattori esterni a condizioni di rigorismo, di intransigentismo cattolico, in più la sua esperienza a Roma per gli studi teologici dal 1864 al 1868 acuisce la sua posizione di contrasto con il liberalismo borghese risorgimentale.
Laureatosi in teologia nel 1868 torna a Milano e viene ordinato sacerdote nel febbraio del 1869; nel mese di luglio dello stesso anno è chiamato a collaborare a “L’Osservatore Cattolico”, quotidiano di Milano espressione dell’intransigentismo cattolico.
Nel 1881, denunciato per fornicazione, viene assolto nella piena luce della sua innocenza nel processo istruito prima presso la curia di pavia e poi a Roma.
Diviene direttore de “L’Osservatore Cattolico” nel 1885 in un periodo estremamente difficile in cui si susseguono sulle pagine dei giornali attacchi contro il clero liberale e nelle aule di tribunale i processi per diffamazione.
Nei primi mesi del 1898 l’Albertario intensifica le aperture sociali de “L’Osservatore cattolico”, dopo aver denunciato il licenziamento di 50 contadini appartenenti al comitato parrocchiale di Briosco da parte di tre possidenti del luogo apre una sottoscrizione a loro favore sulle pagine del giornale.
Alle prime notizie dei moti popolari contro il rincaro del pane e della violenta repressione governativa l’Albertario pubblica alcuni articoli in cui lancia invettive contro il governo liberale (celebre la sua affermazione “Il popolo vi chiede pane e voi rispondete piombo”), attacchi che verranno usati contro di lui al successivo processo.
Il 24 maggio 1898 don Davide Albertario viene arrestato a Filighera, dove si era ritirato, e processato insieme a Filippo Turati e Anna Kuliscioff; viene emessa una condanna nei suoi confronti che lo obbliga a scontare tre anni di reclusione nel carcere di Finalborgo.
Rilasciato nel 1899 riesce a pubblicare “Un anno in carcere” diario dei suoi giorni dietro le sbarre, prima di morire tre anni più tardi il 21 settembre 1902 a Carenno.
Le sue spoglie riposano nel cimitero di Filighera, furono traslate nel suo paese natale nel 1980 dal Cimitero Monumentale di Milano.