Libretto Parrocchiale di Domenica 31 marzo 2024

DOMENICA DI PASQUA – RESURREZIONE DEL SIGNORE

(ANNO B)

(At 10,34a.37-43 Sal 117 Col 3,1-4 Gv 20,1-9)

l primo giorno della settimana, Maria di Màgdala si recò al sepolcro di mattino, quando era ancora buio, e vide che la pietra era stata tolta dal sepolcro.

Corse allora e andò da Simon Pietro e dall’altro discepolo, quello che Gesù amava, e disse loro: «Hanno portato via il Signore dal sepolcro e non sappiamo dove l’hanno posto!».

Pietro allora uscì insieme all’altro discepolo e si recarono al sepolcro. Correvano insieme tutti e due, ma l’altro discepolo corse più veloce di Pietro e giunse per primo al sepolcro. Si chinò, vide i teli posati là, ma non entrò.

Giunse intanto anche Simon Pietro, che lo seguiva, ed entrò nel sepolcro e osservò i teli posati là, e il sudario – che era stato sul suo capo – non posato là con i teli, ma avvolto in un luogo a parte. Allora entrò anche l’altro discepolo, che era giunto per primo al sepolcro, e vide e credette. Infatti non avevano ancora compreso la Scrittura, che cioè egli doveva risorgere dai morti. (Gv 20,1-9)

Questo è il giorno che ha fatto il Signore: rallegriamoci ed esultiamo. Rendete grazie al Signore perché è buono, perché il suo amore è per sempre. Dica Israele:«Il suo amore è per sempre». (dal Salmo 117`)

Hanno portato via il Signore dal sepolcro e non sappiamo dove lo hanno posto’. Sono queste le parole, riportate dall’evangelista Giovanni, con cui Maria di Madgala ha riferito a Pietro e all’altro discepolo ciò che aveva veduto con i propri occhi: il corpo di Gesù non si trovava più nel sepolcro in cui era stata deposto due giorni prima. E la spiegazione più plausibile che ella si era data era quella di un trafugamento del cadavere ad opera di ignoti. Per verificare personalmente la veridicità di quell’annuncio Pietro e l’altro discepolo decidono di correre al sepolcro. Ed anch’essi, giunti al sepolcro, hanno assistono alla stessa scena: nel sepolcro non era rimasta alcuna traccia del corpo di Gesù e a testimonianza dell’avvenuto seppellimento rimanevano solo le bende ed il sudario in cui il corpo era stato avvolto, Quale poteva esserne la vera spiegazione? Solo il discepolo che era giunto al sepolcro insieme a Pietro ha creduto, pur non avendo ancora compreso la verità contenuta nelle Scritture, cioè che Gesù doveva risorgere dai morti. Il sepolcro vuoto rappresenta il primo segno indiretto della risurrezione di Gesù Cristo il quale successivamente ha offerto prove dirette della Sua risurrezione dai morti apparendo ai discepoli e mangiando con loro. A partire dal momento della morte e risurrezione di Gesù Cristo il sepolcro rimasto vuoto ha posto ogni persona di fronte ad una domanda ineludibile: che cosa succede dopo la morte?. Le risposte sono state diverse. Da una parte alcuni hanno semplicemente qualificato la domanda come irrilevante e non meritevole di risposta; altri, invece, hanno ritenuto che la spiegazione secondo cui il sepolcro era rimasto vuoto perchè Cristo era realmente risorto come Egli stesso, del resto, aveva annunciato fosse un mito elaborato dal pensiero umano per aiutare a vincere la paura della morte. Altri, infine, hanno creduto che Cristo fosse veramente risorto. Solo la risposta di fede fa sì che la risurrezione di Cristo costituisca l’ evento che offre un senso all’esistenza umana e la orienta verso un orizzonte di immortalità e di partecipazione alla vita divina. La fede in Cristo risorto infatti, libera l’uomo dalla paura della morte ritenuta come la fine definitiva dell’esperienza terrena. Inoltre, la fede in Cristo Risorto e vivo fà della vita quotidiana un’esperienza di incontro con Lui attraverso l’ascolto della Sua Parola contenuta nelle Scritture e la comunione con il Suo Corpo, il Suo Sangue, la Sua Anima e la Sua Divinità realmente presenti sotto le specie del Pane e del Vino consacrati. E’ da questa esperienza di incontro e di comunione con il Risorto che riceviamo la grazia di desiderare sempre più le cose di lassù, cioè il Bene Supremo che è Dio stesso e di rifiutare di diventare schiavi delle nostre passioni e delle cose di quaggiú. La fede nel Cristo Risorto è la verità che ci rende veramente liberi.

P. Cesare. SJ

Dal CATECHISMO della CHIESA CATTOLICA

IL TERZO GIORNO RISUSCITÒ DA MORTE

  1. Il mistero della risurrezione di Cristo è un avvenimento reale che ha avuto manifestazioni storicamente constatate, come attesta il Nuovo Testamento. Già verso l’anno 56 san Paolo parla della tradizione viva della risurrezione che egli aveva appreso dopo la sua conversione alle porte diDamasco.
  1. « Perché cercate tra i morti colui che è vivo? Non è qui, è risuscitato» (Lc 24,5-6). Nel quadro degli avvenimenti di pasqua, il primo elemento che si incontra è il sepolcro vuoto. Non è in sé una prova diretta. L’assenza del corpo di Cristo nella tomba potrebbe spiegarsi altrimenti. Malgrado ciò, il sepolcro vuoto ha costituito per tutti un segno essenziale. La sua scoperta da parte dei discepoli è stato il primo passo verso il riconoscimento dell’evento della risurrezione. Dapprima è il caso delle pie donne, poi di Pietro. Il discepolo « che Gesù amava » (Gv 20,2) afferma che, entrando nella tomba vuota e scorgendo « le bende per terra » (Gv 20,6), vide e credette. Ciò suppone che egli abbia constatato, dallo stato in cui si il sepolcro vuoto, che l‘assenza del corpo di Gesù non poteva essere opera umana e che Gesù non era semplicemente ritornato ad una vita terrena come era avvenuto per Lazzaro.

AVVISI

  • Venerdì 5 aprile ore 15:00 : Primo venerdì del mese dedicato al Sacro Cuore di Gesù: Adorazione eucaristica; ore 16:00: S. Messa

RINGRAZIAMENTI

  • In occasione dell’anniversario della scomparsa di ROSALIA ARDIZZIla famiglia ha offerto €100, 00 per le necessità della parrocchia
  • Per l’addobbo floreale della chiesa sono stati offerti €160, 00.